Nella piccola repubblica l’economia sprofonda assieme ai conti pubblici e la riforma tributaria mette a rischio il governo
San Marino è sotto scacco, per la prima volta nella storia deve affrontare un deficit da 20 milioni di euro. Non abbiamo più avanzi di bilancio come in passato ci confessa Pasquale Valentini, il segretario delle Finanze . Il motivo? l’ultimo scudo fiscale italiano ha svuotato i forzieri delle banche : hanno perso il 50% dei depositi e oggi non superano i 7 miliardi.
Nel 2010 è stato introdotto l’obbligo di comunicare all’Agenzia delle entrate ogni operazione commerciale con i paesi nella lista nera dei paradisi fiscali. E San marino onora oggi lo è, come Bahamas o Channel Islands. Anche per questo gli scambi con l’Italia che assorbe il 90% dell’export sono crollati. Per questo si spera di siglare al più presto un accordo con l’Italia sulla doppia imposizione fiscale sui redditi nei due stati, la firma è stata prevista per il 13 giugno a Roma. Solo dopo ratifica delle due firme da parte dei due parlamenti San Marino uscirà dalla lista nera .
In due anni abbiamo abolito il segreto bancario e cancellato le società anonime, ora si profila il passo più difficile, entro fine mese il parlamento deve approvare la riforma tributaria che ampia la base contributiva e alza l’imposizione.