Cinque anni consecutivi di recessione con salari minimi e pensioni tagliate del 25%, a pagarne il prezzo i soliti noti. Sotto gli occhi indifferenti di chi le tasse non le ha mai pagate, quell’elitè opulenta che si nasconde nelle pieghe di un sistema corrotto. Ad Atene nei quartieri di Kolonalki e Kifisia, dove la crisi non si vede e tantomeno si sente, vivono le famiglie più facoltose dell’intera Grecia.
Kolonaki è un’enclave di ricchezza nel cuore della città, a pochi passi da Syntagma, la piazza davanti al parlamento diventata teatro degli scontri fra polizia e manifestanti. Circondata da boutique di extra-lusso Kolonaki è celebre per i suoi attici con piscina e vista sull’Acropoli. Qui le signore dell’alta borghesia fanno shopping nelle gioiellerie di via Voukourestiou o negli atelier degli stilisti italiani in via Skoufa mentre i mariti girano in suv esagerati e hanno la barca attraccata per il weekend al porta di Glyfada.
Nota come la Beverly Hills ellenica, Kifisia è la patria di armatori come Aristotele Onassis e Stavros Niarkos, sostituiti oggi da Spiros Latsis, il miliardario amico del principe Carlo. Con le sue strade alberate e lastricate di marmo, questo borgo dorato a nord di Atene ospita ville hollywoodiane e palazzi da sogno, ciascuno con la propria piscina e campo da tennis, rigorosamente circondati da alti muri.