Come affrontare la gravidanza da mamma single?

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Affrontare la gravidanza da mamma single è, ormai, una circostanza con cui hanno a che fare molte ragazze e molte donne: ecco perché non ci si deve abbattere in assenza di un partner, perché si tratta di un’esperienza che, pur non essendo tra le più facili da gestire, è destinata a rivelarsi molto gratificante. Il primo ingrediente di cui si ha bisogno per realizzare questa “ricetta” è senza dubbio l’autostima: ma occorre avere a disposizione anche un bel po’ di coraggio e una buona dose di fiducia in se stesse. Il che non vuol dire che si debba pensare di riuscire a fare tutto da sole: anzi, non bisogna temere di chiedere l’aiuto degli altri, un aiuto che parenti e amici saranno ben lieti di fornire.

Per affrontare la gravidanza da mamma single non bisogna lasciarsi prendere dal panico: certo, un conto è dirlo e un conto è mettere in pratica questo proposito, ma la situazione è meno grave di quel che in un primo momento si può essere indotte a immaginare. Insomma, l’arrivo di un bambino dovrebbe essere il momento più bello nella vita di una donna, e non vale la pena di sprecarlo tra brutti pensieri e mugugni. I mesi dell’attesa dovrebbero essere vissuti, per quanto possibile, al meglio, anche attraverso un esame di coscienza e un percorso di rielaborazione che permetta di accettare quello che si sta vivendo.

Affrontare la gravidanza da mamma single: consigli e suggerimenti

mamma single Nel momento in cui ci si fa coraggio per affrontare la gravidanza da mamma single, è opportuno essere consapevoli del fatto che non mancheranno i momenti di sconforto, quando si farà sentire la mancanza di un partner: per superarli, potrà essere utile focalizzarsi sulla vita che sta crescendo in grembo. Diventare mamma può essere un’occasione per migliorarsi e per crescere, come persone e come donne.

Per quel che riguarda gli aspetti più pratici, è consigliabile ricercare delle figure di riferimento a cui affidarsi nel corso dei nove mesi: si può trattare di una figura amica o di un parente, ma anche di un’ostetrica, così da poter ricevere sempre il supporto professionale di cui si ha bisogno, per esempio quando si va dal ginecologo o ci si sottopone agli esami e alle ecografie del caso. La costruzione di una rete di supporto, virtuale ma ben presente, è il primo passo utile sulla strada che porta al parto: in assenza di un compagno fisso, si può sempre contare su tutte le altre persone a cui si vuole bene e di cui ci si può fidare.

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