Nelle Alpi più suggestive, dove la natura dà spettacolo, vivi una vacanza di puro piacere che ti farà tornare a casa più giovane e in forma. Tra bagni termali, hammam e massaggi olistici
Sesto Pusteria
Ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo sgorga una fonte sulfurea e sorge un albergo unico, entrambi da provare
Prendi un hotel elegante ed ecocompatibile, mettilo ai piedi di uno dei simboli delle Dolomiti, le Tre Cime di Lavaredo dove sgorga una sorgente naturale di acqua di zolfo, un paradiso del benessere chiamato Bad Moos. Lo scenario è animato da antichi masi, boschi di larici e abeti rossi, distese di rododendri. Su tutto svettano le cime più celebri come la Croda Rossa, i Tre Scarperi e le Tre Cime.
Davanti all’hotel poi parte la Val Fiscalina, off limits per le auto e ideale per le escursioni a piedi e in bici. La natura entra prepotente nella Spa dell’hotel, con trattamenti a base di erbe e fiori locali, uniti ai benefici della sorgente termale, come il peeling alla farina di pigne, il bagno Himalaya con acqua sulfurea, sale rosa ed essenza di lemongrass e rosmarino.
Il viaggio: A22 fino a Bressanone, poi SS49-E66 dell’Alta Val Pusteria per 68 km, a San Candido gira per Sesto- Passo Monte Croce e poi frecce per la Val Fiscalina.
Da non perdere: l’alba sul Monte Elmo, con la funivia si arriva a 2000 m poi a piedi fino in vetta. E davanti al falò, con tè caldo e brioche, ammiri il sole che tinge di rosa le Dolomiti di Sesto.
Val Venosta
Nel resort di lusso c’è pure il hammam, un hotel chic in Tirolo dove si fa il bagno turco e si cura la pelle con estratti di mela. Quando ancora il varco di Brennero non esisteva, fiumi di pellegrini e soldati passavano per la Val Venosta per raggiungere il Nord Europa per raggiungere la via Claudia Augusta. Oggi non si viene più per faticare oppure per combattere ma per godersi il paesaggio, con declivi costellati di castelli che si stagliano sul massiccio dell’Ortles e per farsi coccolare nei tanti hotel a spiccata vocazione wellness.
Da una manciata di anni quassù si può anche consumare un rito insolito a questa altitudini: l’hammam, l’hotel Garberhof, infatti ne ha costruito uno dove si può compiere il tradizionale percorso di purificazione orientale, dal peeling al massaggio di schiuma, fino al bagno di vapore finale. Oltre questo l’oasi di benessere offre il mondo delle saune, la piscina coperta e una marea di trattamenti beauty tra cui spiccano i Bagni dell’Imperatore che combinano i principi attivi delle mele, del siero di latte e dell’acqua di sorgente.
Il viaggio: A22 fino a Bolzano Sud, SS per Merano, poi tutta la SS della Val Venosta fino a Malles.
Da non perdere: il vicino borgo medievale di Glorenza e Castel Coira, con gli affreschi e l’armeria.
Bormio
Tuffati nelle calde acque termali, in Valtellina un grande parco ospita sorgenti curative, vasche all’aperto e percorsi detox.
Cos’avevano in comune gli Imperatori Romani, Leonardo da Vinci, e l’arciduchessa d’Austria? Di sicuro la passione per le acque termali dei Bagni Vecchi di Bormio. Questi sorgenti curative che sgorgano a 1400m di altitudine erano note già in epoca romana quando qui sorgeva un tempio ad Apollo. Dopo tanti secoli il complesso immerso nel Parco dello Stelvio conserva il suo fascino con sei percorsi dai nomi evocativi come: Bagni Romani, Imperiali, dell’Arciduchessa, dove l’acqua calda è l’unica protagonista: accarezza il corpo con getti, cascate, dà vita al vapore per le saune e al fango depurativo.
Attraverso il parco si scende ai bagni nuovi con altre saune, piscine coperte e scoperte e le tinozze in legno sul prato. Per potenziare al massimo il relax fermati nello storico Hotel Bagni Vecchi, arroccato su una rupe, a fianco dei bagni. Mentre fai colazione in accappatoio , nelle sale dai soffitti decorati, ti sentirai un pò come una nobile dama asburgica.
Il viaggio: SS 36 della Valtellina fino a Bormio, poi segui le frecce per i Bagni Vecchi
Da non perdere: la Grotta Sudatoria dei Bagni Vecchi, una galleria scavata nella roccia fino alla sorgente termale