Onicofagia… e le mani perfette?

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L’onicofagia, ovvero il mangiarsi le unghie in maniera ossessiva, è un disturbo compulsivo classificato in psicologia anche nel DSM IV come un disturbo del controllo degli impulsi, particolarmente fastidioso in quanto il soggetto continua a rovinare letteralmente sia il letto dell’unghia che la pelle posta ai bordi.

L’onicofagia è un comportamento autolesionista infatti ad esserne colpite sono in principal modo le persone timide e particolarmente fragili che rivolgono verso se stessi l’aggressività che provano.

L’onicofagia è presente in circa il 30% degli adolescenti ma anche negli adulti che sfogano tutte le loro ansie rosicchiando unghie e cuticole, rovinando anche esteticamente le proprie mani, le unghie risulteranno infatti trascurate e con un alterazione del colore, avvallamenti e solchi.

Il problema si può affrontare anche attraverso una terapia farmacologica, grazie all’uso di antidepressivi che aiutano a controllare l’impulso di mordere le unghie o grazie alle terapie comportamentali che cercano di sostituire il vizio di rosicchiarsi le unghie con un altro comportamento anche se il rimedio più comune è l’applicazione di uno smalto particolare che contiene delle sostanze amare tanto da scoraggiare il soggetto al continuo rosicchiamento.

Ma a quali rimedi possiamo ricorrere per cercare di migliore l’aspetto estetico delle nostre unghie? Spesso infatti lo smalto amaro risulta essere un rimedio alquanto fallace tanto da sentire il bisogno di ricorrere soprattutto a rimedi che possano migliorare l’aspetto estetico delle mani; d’altronde le mani spesso sono il biglietto da visita che si presentano ad ogni occasione, sia essa lavorativa che sociale.

L’ultima tendenza della moda, ma non solo, vuole mani sempre perfette in ogni occasione, per chi soffre di onicofagia e ha necessità di coprire le brutture che abbiamo provocato rosicchiando le unghie si può ricorrere alle tecniche di ricostruzione unghie che permettono all’unghia di ricrescere donando un aspetto assolutamente perfetto alle proprie unghie e mani.

Prima di ogni possibile ricostruzione unghie è necessario però trattare l’unghia rovinata, rivolgiamoci quindi ad un dermatologo che cercherà di consigliarci il farmaco più adatto a lenire la parte danneggiata dell’unghia, subito dopo potremmo rivolgerci ad un esperta onicotecnica che praticherà sulle nostre unghie una ricostruzione in gel, in questi casi particolari dove è necessaria l’esperienza vista la particolare situazione creata dall’onicofagia meglio evitare totalmente il fai da te ma rivolgersi solo a personale specializzato.

La ricostruzione delle unghie in gel prevede l’applicazione del gel, una ricopertura di acrilico duro e resistente che funge da barriera impendendo di rosicchiare l’unghia, nei casi più lievi di onicofagia è possibile allungare l’unghia grazie alle cartine, l’applicazione del gel consentirebbe all’unghia naturale di allungare e ritrovare un aspetto sano, ma è necessario sottoporsi a frequenti controlli per controllare lo stato dell’unghia naturale.

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