La valeriana per la cura dell’ansia

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I benefici della valeriana per la cura dell’ansia sono un argomento ancora molto dibattuto e discusso e la sua efficacia è oggetto di numerosi studi. L’ansia è un disturbo psicologico che colpisce milioni di persone nel mondo e che in alcuni casi può trasformarsi in una malattia invalidante per il soggetto e per questo occorre rivolgersi sempre a professionisti e psicoterapeuti per ottenere tutto l’aiuto necessario.

Esistono, però, anche cure naturali che aiutano a controllare i sintomi e gli effetti dell’ansia nel soggetto. Si tratta di cure che, però, vanno intese come complementari e non alternative alla medicina ufficiale. Uno dei rimedi naturali più utilizzati per combattere l’ansia è l’uso della Valeriana una pianta officinale con effetti sedativi e rilassanti.

Con il termine valeriana si indica un particolare gruppo di piante officinali di origini antichissime e che conta circa 150 specie diverse. La valeriana era conosciuta e apprezzata già dagli antichi greci e romani che la utilizzavano per le sue proprietà terapeutiche. A partire dal 1800, poi, la valeriana ha cominciato ad essere coltivata in tutto il mondo per scopi medicinali.

Le proprietà benefiche della valeriana

Le proprietà benefiche di questa pianta sono dovute a delle particolari sostanze, dette valepotriati che sono contenute nelle radici e nel rizoma della pianta. Queste sostanze conferiscono alla valeriana le sue note proprietà calmanti e neurotoniche. Si tratta, però, di sostanze molto delicate ed estremamente sensibili al caldo, all’umidità e all’acidità, ragion per cui vanno maneggiate con molta cura per evitare che possano degradarsi e perdere i loro effetti benefici. La valeriana è da sempre associata alla cura dell’ansia per la sua azione sedativa sul sistema nervoso centrale, che contribuisce a tranquillizzare il soggetto ansioso, limitandone le crisi ansiogene.

valerianaI principi attivi contenuti in questa pianta officinale, inoltre, agiscono anche sul meccanismo che regolano la quiete e il sonno poiché hanno proprietà sedative e ipnoinducenti. La valeriana, quindi, è indicata per il trattamento dell’insonnia causata dall’ansia e per i disturbi del sonno. Nella radice della pianta, poi, sono contenuti oli essenziali ricchi di alcaloidi e flavonoidi che influiscono favorevolmente sui meccanismi del sistema nervoso che regolano l’alternanza tra calma e stress. La somministrazione di valeriana al paziente ansioso contribuisce ad aiutarlo a combattere sintomi come stress, irritabilità e nervosismo. Sintomi che spesso sono legati ad episodi di ansia. Diversi studi di settore hanno dimostrato come gli oli presenti nella valeriana e l’acido valerianico hanno la capacità di intervenire direttamente sui ricettori del sistema nervoso evitando l’insorgenza di stati di agitazione e ansia. I terpeni, presenti nelle radici hanno, infine, un’azione spasmolitica e quindi sono utili per la cura dei crampi.

Somministrazione ed effetti collaterali della valeriana

Oltre ai tanti benefici, la valeriana presenta anche delle controindicazioni e degli effetti collaterali. Spesso quando si parla di piante officinali si pensa che possano essere assunte senza controllo in quanto sostanze naturali, ma, la realtà ben diversa. La valeriana, come tutte le piante officinali, va assunta seguendo determinati criteri di somministrazione.

Non bisogna mai assumere più di 500 milligrammi di estratto secco al giorno e le terapia per l’ansia a base di valeriana devono avere una durata minima di 20 giorni e massima di sessanta. I rischi legati ad un overdose di valeriana sono l’insorgenza di stati di agitazione, irritazione gastrica e emicranie. Se assunta nelle dosi indicate, la valeriana può essere tranquillamente somministrata anche ai bambini e alle persone anziane. Si può assumere anche se ci si deve mettere alla guida, ma, non va mai presa insieme ad altri calmanti o a dei sonniferi poiché va a rafforzarne gli effetti.

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