Il sonno e le sue problematiche

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Il sonno costituisce circa il 25% della nostra vita, è un’attività molto importante, necessaria, fisiologica, che merita di essere trattata con la dovuta importanza. Durante il sonno avviene un distacco dallo stato di coscienza, la percezione di ciò che ci circonda viene meno, è un momento in cui ricaricare le batterie,

un’attività che è sempre stata studiata con vivo interesse e che ancora oggi presenta dei punti oscuri che stimolano la ricerca. Generalmente il sonno viene suddiviso, dagli studiosi, in due fasi, quella REM e quella non-REM, che rappresenta la fetta più cospicua.

Durante il sonno Rem (la parola deriva dall’inglese rapid eye movements = movimenti oculari veloci) si fanno sogni molto intensi, accompagnati da rapidi movimenti oculari, questa fase si verifica circa 4/5 volte per notte; mentre durante la fase non-Rem si possono distinguere tre stadi l’addormentamento, un sonno definito leggero e infine un sonno più profondo. Queste due fasi in una notte di normale riposo si alternano, e possono presentare  una durata variabile.

Il sonno, esiste in forma più o meno evoluta in tutti gli esseri viventi, e gli studi hanno messo in evidenza le innumerevoli funzioni che svolge per garantire uno stato di benessere:

  • Preserva da un eccessivo affaticamento;
  • Consente il recupero delle energie perse durante la giornata;
  • Completa e rafforza l’equilibrio dell’organismo;
  • Contribuisce alla riparazione del corpo e garantisce l’integrità dei neuroni;
  • Il sonno Rem viene collegato al consolidamento della memoria;
  • Il sonno sembra favorire la crescita psichica e la creatività;

Il sonno è sicuramente un fenomeno complesso, che richiede per essere studiato un approccio multifunzionale. Un essere umano che presenta una buona qualità della vita, porta con sé una buona qualità del sonno e viceversa. Senza sonno si va incontro alla morte e un sonno disturbato crea nell’individuo non pochi problemi; per questo è necessario mantenere un sonno fisicamente e neuro-psicologicamente ristoratore.

Vediamo brevemente quali sono le problematiche e patologie a carico del sonno che comportano il verificarsi di situazioni stressanti e talvolta pericolose.

Le patologie del sonno

Le DISSONNIE, caratterizzate da alterazioni nella quantità e nel ritmo del sonno e cioè: Insonnia – Ipersonnia – Narcolessia.

Le PARASSONNIE, in cui si verificano comportamenti anomali, e cioè: Sonnambulismo – Sonniloquio – Bruxismo – Disturbo da incubi.

Altri disturbi importanti  e piuttosto frequenti sono rappresentati dall’Apnea notturna e dall’Enuresi notturna.

Insonnia: caratterizzata dalla difficoltà ad addormentarsi e da frequenti, fastidiosi risvegli durante la notte. Questo disturbo finisce per creare nell’individuo ansia e stress, incanalandolo in un circolo vizioso, da cui è difficile uscire; più non dorme più diventa stressato, più si stressa meno riesce a dormire. Chi soffre d’insonnia, ha difficoltà a concentrarsi, è facilmente irritabile e spesso va incontro a un deterioramento del tono dell’umore.

Ipersonnia: questo stato di cose è caratterizzato da una sonnolenza eccessiva che aumenta col tempo; generalmente chi soffre di questo disturbo si addormenta facilmente e presenta un sonno positivo, ma può avere risvegli spiacevoli caratterizzati da irritabilità eccessiva, difficoltà motorie o cognitive.

Narcolessia: un particolare e problematico tipo di disturbo, caratterizzato dal verificarsi, durante le ore diurne, di ripetuti attacchi di sonno, ai quali l’individuo non sa resistere; possono verificarsi dai due ai sei, sette attacchi di sonno volontario o involontario in momenti inappropriati, durante la giornata. E’ ovvio che questo tipo di disturbo ha effetti negativi devastanti sulla vita sociale e lavorativa, causando depressione e stati ansiosi.

sonnambulismoSonnambulismo: chi soffre di questo disturbo durante la notte va incontro a episodi di natura motoria, che si ripetono con una certa regolarità; la persona può alzarsi dal letto e camminare, muovendosi per la casa, senza rispondere ai richiami di terze persone o ai tentativi di risveglio. L’individuo finisce per svegliarsi da solo, spesso in uno stato confusionale, oppure può tornare tranquillamente a dormire per svegliarsi la mattina successiva.

Sonniloquio: avviene quando la persona ha la tendenza a parlare nel sonno, andando incontro a disagi soprattutto se dorme con qualcuno. Questo tipo di disturbo viene considerato lieve se si verifica sporadicamente, moderato, se avviene più volte alla settimana e grave qualora accada ogni notte. Questo tipo di disturbo è abbastanza frequente.

Bruxismo: con questo fenomeno s’intende l’atto involontario di digrignare i denti durante il sonno, attività che comporta l’indolenzimento della mandibola, dolori alle spalle e al collo, dolore a sbadigliare e consumo eccessivo dei denti. Questo disturbo non è ancora chiaro ma pare legato a cause psico-fisiche come: ansia, frustrazione, iperattività, postura errata, disfunzioni del sistema nervoso, abuso di droga e alcol.

Il disturbo da incubi: chi soffre di questo problema ha frequenti incubi, sogni terrorizzanti, che spingono a un improvviso risveglio, accompagnato da un senso protratto di paura. Le interruzioni del sonno provocano nel soggetto uno stress elevato che si ripercuote sulla vita quotidiana.

Apnea notturna: si tratta di un’ostruzione parziale o completa che impedisce il passaggio di aria a livello del naso e del palato. In forma lieve e parziale da luogo al noto fenomeno del “russare”, mentre diventa ben più seria quando si parla di blocco completo del passaggio di aria, in questo caso si possono verificare importanti scompensi a livello cardiaco.

Enuresi notturna: si tratta dell’emissione involontaria di urina durante la notte, è un disturbo spesso sottovalutato, che crea un forte disagio nell’individuo. Mentre il problema dei bambini con enuresi notturna, è molto conosciuto, si tende invece a nascondere il problema quando riguarda gli adulti, poiché parlarne diventa motivo di vergogna. Le cause possono essere sia di natura fisica che psicologica, sicuramente nascondere il problema lo aggrava.

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