Il Brahmi è davvero un rimedio per la salute celebrale?

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Da sempre considerato un toccasana per le cellule celebrali, oggi i suoi effetti benefici nella prevenzione di Alzheimer e demenza senile vengono confermati anche dalla scienza. Si tratta del Brahmi, un rimedio naturale che proviene dall’India.

L’azione principale del Brahmi si manifesta sul cervello: il suo nome deriverebbe infatti da Brahma, divinità indiana considerata come il creatore di tutto. E non a caso, nella tradizione ayurvedica, il cervello è considerato il fulcro di tutta l’attività creatrice. Il Brahmi, che si ricava dalla pianta Bacopa Monnieri, agisce infatti sulla memorizzazione delle informazioni e sulla velocità di apprendimento. È consigliato a diverse fasce d’età: utile ai bambini e agli adolescenti, poiché aiuta ad elaborare le immagini visive ed è un ottimo aiuto nello studio, l’estratto di questa pianta indiana può essere assunto anche dagli anziani poiché agisce proteggendo le funzioni dei nervi dell’ippocampo, sede della memoria, contro i danni della demenza senile.

Brahmi: proprietà e studi scientifici

Le proprietà della pianta, da sempre riconosciute a livello empirico, sono state più recentemente confermate anche in ambito scientifico. Già negli anni ’60 una ricerca svolta in India aveva dimostrato l’azione del Brahmi contro ansia e convulsioni, utile a ridurre la frequenza delle crisi epilettiche. Studi più recenti hanno poi brahmi effetti collateralidimostrato che il Brahmi può aiutare anche in caso di iperattività. La ricerca è stata condotta negli Stati Uniti per 6 mesi dal Center for Research in Mental Retardation su un gruppo di bambini e ragazzi tra i 6 e i 24 anni con gravi problemi di disattenzione e iperattività, cui è stata somministrata una dosa giornaliera della pianta, sotto forma di estratto. Alla fine del periodo in analisi, i sintomi di irrequietezza si sono ridotti del 93%, mentre l’autocontrollo è migliorato dell’89%.

È di uno studente americano di appena 17 anni, di nome Tejas Athni, invece, la scoperta che gli estratti della pianta possono inibire la crescita e lo sviluppo delle cellule tumorali. Con il sostegno di alcuni professori, lo studente ha condotto diversi esperimenti tra la Fort Valley State University e il Karmanos Cancer Institute di Detroit, dimostrando che il Brahmi svolge la sua azione soprattutto contro le cellule tumorali del glioblastoma multiforme, una patologia tumorale altamente maligna che colpisce il cervello. Un’ulteriore ricerca è stata infine condotta su 60 persone affette da Alzheimer, cui è stata somministrato il Brahmi insieme ad altre piante per 12 mesi, ottenendo un miglioramento nell’attenzione, nel linguaggio e nella depressione.

Ulteriori usi del Brahmi: dai problemi digestivi alla salute dei capelli

Il Brahmi non agisce solo sulla sfera cognitiva. La sua funzione benefica si manifesta infatti anche su alcune disfunzioni fisiche, agendo sui problemi gastrointestinali come gonfiore addominale, stitichezza e problemi brahmi beneficidigestivi. Anche problemi di asma, bronchite e disturbi sessuali possono essere alleviati con l’assunzione di Brahmi.

Un altro ambito di applicazione del Brahmi è la cura dei capelli, poiché l’estratto della pianta può essere usato sia per rendere i capelli più forti e sani che per tonificare le funzioni celebrali, attraverso il massaggio ayurvedico. In questo caso, un ottimo rimedio può essere preparato anche in casa, unendo olio di cocco, Brahmi in polvere, centella asiatica e rosmarino per ottenere un unguento da massaggiare sul cuoio capelluto e lasciare in posa per circa un’ora, prima di procedere al lavaggio abituale.

Insomma, da come avrai avuto modo di comprendere, il Brahmi sembrerebbe essere un rimedio naturale al quale fare ricorso per diversi tipi di applicazione. Perché non provare?

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