Mamme a dispetto della sclerosi

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Una malattia che cambia la vita di tante donne non deve distruggere anche il desiderio di maternità e la scienza lo conferma: avere un bambino senza correre i rischi è possibile.

La sclerosi multipla colpisce sempre di più le donne più giovani. E al dramma della diagnosi di una malattia grave si aggiunge il timore di dover rinunciare  ad avere un figlio. Per fortuna la ricerca ha fatto passi da gigante: oggi non solo una gravidanza è possibile, ma si rivela quasi una terapia. Alcuni studi hanno dimostrato che proprio nei nove mesi di gravidanza il disturbo spesso migliora.

sclerosi e maternità

Si è visto infatti che durante questo periodo alcuni dei geni coinvolti nella sclerosi modificano la loro attività, spiega Giancarlo Comi direttore del dipartimento neurologico di San Raffaele di Milano. Le cellule del sistema immunitario non sono più iperattive e l’organismo inizia a produrre una maggiore quantità di sostanze antinfiammatorie. Questo spiegherebbe come mai in gravidanza gli attacchi sono pochi o quasi nulli.

Il rischio di trasmettere la malattia al bambino sono bassissimi e non c’è pericolo che le cure alle cui si sottopone la madre possano provocare aborti spontanei o malformazioni al piccolo. Se la paziente prende dei farmaci che possono dare dei problemi come Natalizumab e Mitoxantrone la cura va sospesa almeno un mese prima dal concepimento. Poi si fanno controlli frequento e le eventuali crisi vengono contrastate con corticosteroidi.

mamme a tutti costi

Al massimo può verificarsi un parto pretermine o che il bebè alla nascita sia sotto peso ma pericolo per la salute non c’è ne sono. E comunque nel momento in cui si scopre di aspettare un bambino questi farmaci vengono sospesi.

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