Uno studio fatto dai ricercatori del Bryn Mawr College della Pennsylvania (USA), sostiene che i bambini entro due anni d’età dovrebbero possedere un bagaglio linguistico di almeno 25 parole. Se hanno delle difficoltà a raggiungere questo numero di parole, sarebbe il caso di considerare di sottoporli a qualche test di tipo neurologico e cognitivo, perchè questa povertà di linguaggio potrebbe nascondere qualche patologia.
In realtà, si dice che a quell’età dovrebbero saper dire almeno tra le 70 e le 225 parole, ma come abbiamo detto sopra, per “verificare” che è tutto apposto ne basterebbero 25.
Vediamo insieme quali sono:
- mamma
- papà
- ciao
- giocattoli
- cane
- gatto
- bambino
- latte
- succo di frutta
- palla
- si
- no
- naso
- occhio
- banana
- biscotto
- macchina
- caldo
- grazie
- bagno
- scarpa
- cappello
- libro
- andati
- di più
Secondo uno studio presentate all’American Association for the Advancement of Science, un buon 20% dei piccoli di 2 anni è indietro dal punto di vista linguistico.
La Dottoressa Rescorla afferma che: ” Nel nostro studio i bambini con un ritardo linguistico hanno poi recuperato la differenza in modo variabile, anche se dopo i 17 anni i miglioramenti sono stati significativamente più bassi. E anche se molti riescono a coprire il gap, il problema è che non sappiamo a priori chi di loro riuscirà davvero a farlo, ecco perché questo test può essere utile: tutto quello che serve è una matita ed un genitore attento. Quanto poi alle modalità di apprendimento, anche questo è un fattore da considerare, perché è stato dimostrato da un numero sempre crescente di studi che i bambini sviluppano più rapidamente la loro capacità linguistica se vengono coinvolti in conversazioni reali anzichè lasciati da soli a guardare i programmi televisivi destinati alla loro età. Ma in questo caso non c’entra l’effetto negativo della tv sul linguaggio infantile quanto, piuttosto, la capacità che hanno molti bambini di imparare vocaboli ed espressioni nuove proprio grazie all’interazione diretta con gli adulti “.
Quello che è fondamentale, quindi, è che bisogna parlare con i nostri bimbi, anche se sono piccoli e non comprendono il concetto, ma bisogna renderli partecipi e avere il tempo di insegnargli tutte le parole che per la loro età potrebbero essere utili.