Intervista a Daniela Moretti, pittrice e ceramista

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Può una donna insoddisfatta del proprio lavoro, lasciare tutto e inseguire quello che da sempre è stato il suo sogno? Daniela Moretti ha fatto proprio così e dopo tanto tempo nel campo della comunicazione – circa tre anni – ha deciso di dare una svolta alla sua vita seguendo la strada artistica, realizzando quel sogno che forse aveva paura di mettere in pratica.

Sposata da quattordici anni, ha due figli di 10 e 14 anni. Ha un passato formato da studi classici ed umanistici e ha conseguito la Laurea presso l’Università La Sapienza di Roma. Questa città ha ospitato Daniela per moltissimo tempo anche se ora si trova in Friuli, dove è diventata pittrice e ceramista con all’attivo molte mostre e altrettanti progetti futuri.

daniela moretti serie olduvaiDaniela Moretti possiede, oramai da un anno, un suo personale forno ceramico che le consente di sperimentare tutto ciò che le viene in mente senza alcuna pressione da parte di estranei o colleghi. Questa esperienza le ha insegnato ad avere pazienza, curare i dettagli e dedicarsi attentamente ad ogni creazione, aspetti che prima di intraprendere questa carriera sembravano essere quasi utopia. Daniela crede che la gentilezza, l’onestà e la schiettezza siano fondamentali e rappresentino le basi per un ritorno positivo e una vita serena.

Il suo sito internet ArteDaz permette di entrare in connessione con Daniela e scoprire i suoi lavori restandone affascinati; oggi entriamo direttamente dalla porta principale avendo il privilegio di farle qualche domanda per conoscere un po’ di lei, il suo mondo e i suoi progetti futuri.

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A tu per tu con Daniela Moretti di ArteDaz

Buongiorno Daniela e grazie mille per essere qui con noi. Iniziamo subito chiedendoti quali sono le passioni che ti fanno alzare al mattino, con il sorriso?

La mattina quando mi alzo amo pensare alle nuove possibilità che mi si presenteranno; sicuramente l’amore per la famiglia e il mio lavoro sono dei grandi e benefici stimoli ogni giorno.

Da Roma al Friuli – da esperta in comunicazione ad artista. Quale è stata la motivazione che ti ha portato a cambiare vita?

Ho sempre amato la creatività, ma anche la capacità d’espressione della parola; difatti sono un’avida lettrice. Ma la comunicazione in termini promozionali a un certo punto si ferma. Era diventato per me solo un lavoro. L’arte per me è molto di più. È il mio pensiero che si fa immagine oltre la parola.

Sei una pittrice e ceramista: raccontaci la tua giornata professionale tipo.

daniela moretti sculture

Sculture. Daniela Moretti

Tendenzialmente se ho dei progetti in essere, tipo pittura o scultura, cerco di perfezionarli e definirli per poi catalogarli per decidere la loro sistemazione in sede di mostra. Ma spesso disegno e mi documento. Cerco di spingere il mio pensiero oltre le possibilità che avevo già intravisto, verso nuove strade e nuove sperimentazioni.

Non solo lavoro, ma anche famiglia con due splendidi figli ed un marito. Come riesci a far tutto?

Non è poi molto, conosco donne molto più impegnate di me e bravissime nel gestire tutte le incombenze senza lamentarsi mai. Le donne sono magnifiche in questo!

Ti definisci una persona onesta e schietta. Questi fattori ti hanno penalizzato nella vita?

L’onestà e la schiettezza. Normalmente si direbbe che le persone desiderino queste qualità nei rapporti. Ma in realtà ho notato di frequente che bisogna avere una certa forza e una certa capacità all’autocritica. È molto difficile per me gestire dei rapporti dove alla base non ci sia l’onestà. Inevitabilmente ho constatato negli anni una continua difficoltà a gestire queste mie preferenze. Per me in questo momento è molto difficile parlarne. L’integrità e la chiarezza come elemento di ricerca nelle relazioni potrei dire che mi hanno penalizzato, anche se a ben riflettere mi hanno regalato invece dei rapporti sinceri e duraturi. Quelli che non lo erano si sono persi nell’oblio del tempo.

Quali sono i tuoi obiettivi e progetti futuri?

Ho moltissimi progetti per il mio futuro, ma l’obiettivo che maggiormente perseguo in questo momento è studiare, conoscere nuove tecniche.

Ci puoi parlare del progetto “Tratti Amabili”, spiegandoci nel dettaglio di cosa si tratta e come partecipare?

daniela moretti tratti amabiliÈ un progetto piccolo, ma di grandi speranze.

TRATTI AMABILI è un progetto che consiste in una sorta di bando per la realizzazione di sculture in terracotta a fronte di una gesto gentile. 

 “TRATTI AMABILI” è una sorta di bando non per artisti ma per ogni persona che desidera cambiare il mondo con piccoli gesti.

I figurini che si vedono in foto sono degli esempi di sculturine che sto realizzando, prendendo spunto da volti che ho amato o che semplicemente mi trasmettono qualcosa. Ma poi ho anche pensato che sarebbe bello realizzarne qualcuno da donare a fronte di una buona azione. Diciamo un gesto gentile per un altro gesto gentile. Mi spiego meglio: le persone interessate candidano loro stesse con n. 2 foto e breve descrizione di chi sono e cosa amano.

Io realizzerò una scultura di circa 20×20 cm in terracotta da donare alla persona che ha fatto per me da modello, scelta tra quelle che mi ispirano e che si saranno via, via candidate. Al momento non c’è un termine di questo progetto perché voglio vedere dove può arrivare.

Le condizioni che si pongono sono solo due:

  1. Un piccolo contributo per la spedizione
  2. Mentre questo punto è quello più importante. Anche le persone che si candidano dovranno impegnarsi a fare una gesto gentile, di qualunque natura esso sia. Aiutare qualcuno in un compito faticoso, donare una cifra ad un ente benefico, realizzare un’opera da donare, cucinare per qualcuno… insomma l’idea è di far girare le opere e parimenti riempire il cuore delle persone di esempi gentili. I protagonisti di questi gesti se vorranno mi racconteranno cosa hanno fatto, cosa hanno “donato”.

Se si desidera partecipare, si inseriscano n.2 foto (una fronte e una di profilo solo del viso) e una breve descrizione in un commento a questo articolo e provvederemo a darvi tutte le informazioni necessarie. 

I vincitori verranno contattati e verranno spiegate nel dettaglio le modalità.

Cosa vorresti che imparassero i tuoi figli dall’arte?

I miei bambini hanno visto la loro mamma, anno dopo anno, dipingere e manipolare la creta. Ormai fa parte del loro vissuto. Vedo positivamente crescere in loro, anche se in modo diverso, il desiderio per la creazione e il disegno. L’arte apre la mente, mette in connessione più ambiti del proprio Io. Sicuramente non potrà che giovargli.

Qual è stato il momento in cui hai detto “Credo in me stessa e nel mio lavoro”?

Pian piano ho notato interesse nelle persone e soprattutto che desideravano acquistare dei pezzi tra le mie opere; volevano possedere quell’emozione, quel dato momento creativo. Ho cominciato a rendermi conto che ciò che stavo realizzando aveva un valore per qualcuno e quindi non restava che continuare a provarmi, a mettermi in gioco.

Potresti dare un consiglio a tutte quelle donne che desiderano seguire la propria passione, trasformandola in un mestiere?

Innanzitutto mi sento di consigliare di non smettere mai di sognare e di apprendere, leggere, studiare, aggiungendo inoltre una buona dose di autoproduzione. Nel mio caso è stato automatico grazie anche al mio lavoro di pubbliche relazioni. Inoltre è sempre importante mantenere una buona dose di umiltà.

 

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