Intervista a Barbara Jelenkovich e Giovanna Zordan

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Barbara Jelenkovich e Giovanna Zordan si incontrano a Venezia, all’Accademia di Belle Arti. La loro amicizia, accompagnata da molti interessi in comune, ne fa nascere una collaborazione professionale che dura ancora oggi.

Barbara, originaria triestina, vive a Udine, in Friuli Venezia Giulia, dove illustra libri per bambini, utilizzando la delicata tecnica dell’acquerello. Nel corso della sua carriera vende più di 150 libri nei Paesi asiatici ed europei, tradotti in 25 lingue differenti.

Giovanna, invece, vive a San Donà di Piave, in Veneto, dove scrive storie di bambini di tutto il mondo, perfezionando ed arricchendo ciò che Barbara disegna.
libri Barbara Jelenkovich e Giovanna ZordanI figli Enrico e Valeria sono la sua fonte di ispirazione, ma Giovanna vuole anche insegnare ai bambini quello che è il rispetto della natura, l’attenzione nei confronti delle altre persone e l’imprevedibilità di ogni singolo giorno.
Ha pubblicato in Italia, in Giappone, Germania e Repubblica Ceca.

Il modo di Barbara e Giovanna di rivolgersi ai bambini è unico; riescono ad entrare all’interno della loro fantasia e a scatenare scenari incredibili.
Dalle loro illustrazioni e racconti sono stati realizzati spettacoli teatrali, scenografie per un concerto e il cartone animato “Toto the hedgehog”.
Grazie al loro stile i bambini riescono a perdersi in quello che è un linguaggio universale ed un mondo parallelo fantastico. Ma soprattutto riescono a capire come affrontare la vita, nella sua particolarità, in maniera spontanea e positiva.

Ecco l’intervista doppia di Blog-donna.com, per far conoscere il mondo di queste due donne speciali e far capire cosa significa “parlare ai bambini” nel modo più spontaneo ed educativo possibile.

Barbara Jelenkovich e Giovanna Zordan
 

A tu per tu con Barbara Jelenkovich e Giovanna Zordan

Ciao Barbara, descriviti in tre aggettivi!

B. – Tenace, creativa, appassionata del mio lavoro.

Sei una grande artista e per fare questo la fantasia non deve mai mancare. Da cosa – o chi – vieni ispirata?

B. – La mia fonte di ispirazione sono i bambini. Mi basta guardarli muovere o sentirli parlare per avere tantissime idee.

Ciao Giovanna, descriviti anche tu in tre aggettivi!

G. – Sono come Mary Poppins, praticamente perfetta!

Giovanna, le parole ti mancano mai?

G. – No, non mi mancano mai. Non sono capace di stare zitta, ma soprattutto mi piace dare parola alle mie emozioni, ai miei sentimenti, ai miei pensieri ed alla mia fantasia.

Barbara e Giovanna, voi lavorate insieme dal 1993. La collaborazione e sintonia tra due donne non è mai facile. Possiamo sapere qual è il vostro segreto?

G. e B. – In realtà ci conosciamo dal 1978, quindi nel 2018 festeggiamo 40 anni di amicizia e sodalizio artistico. Il primo libro scritto e disegnato a quattro mani, “He can’t help sleeping”, è stato pubblicato da Gakken nel 1995, ma è stato concepito molti anni prima sui banchi di scuola. La collaborazione tra noi funziona perché il nostro lavoro è composto da due ambiti diversi, “parole” e “immagini”, che si combinano e si completano per formare un libro. Poi entrambe interveniamo più volte l’una nell’ambito specifico dell’altra, in modo che le parole modifichino le composizioni figurative e i disegni modifichino lo scorrimento del testo. Questo scambio avviene più volte ed in questo modo il libro diventa davvero un corpo unico seppure composto di due anime.

G. – Il segreto della nostra collaborazione, comunque, sta nell’onestà, la fiducia reciproca e un profondo affetto. Se dovessi naufragare su un’isola deserta è proprio la Jelenkovich che vorrei come compagna di naufragio. Mentre io mi aggirerei vagando sulla spiaggia alla ricerca di noci di cocco aperte e con la cannuccia, lei avrebbe già costruito una capanna, scavato un pozzo per l’acqua e ricavato energia elettrica dalle maree.
B. – La cosa è assolutamente reciproca poiché, intanto che io costruisco la casa, scavo il pozzo e ricavo energia elettrica, la Zordan mi racconterebbe un sacco di storie, facendomi venire tantissime idee. Così troverei sicuramente il modo di tornare a casa per poterle realizzare. Al di là dello scherzo, intendo dire che Giovanna è la persona che mi dà più forza e stimoli.

Siete due donne forti e professionalmente realizzate. C’è un obiettivo non ancora raggiunto?

G. – Qualcuno ha detto che per essere realizzati nella vita bisogna fare un figlio, piantare un albero e scrivere un libro. Io ho già fatto queste cose, più volte.
B. – Secondo me avere grandi sogni, mete quasi irrealizzabili, pensare in grande insomma, aiuta a realizzare anche le piccole cose. La chiave sta tutta in quel quasi, non pensare mai che le mete siano impossibili, solo un po’ difficili.
G. – Quindi, perché no! Pubblicare una nostra autobiografia, aprire un museo dove esporre tutte le illustrazioni di Barbara e le brutte copie dei miei testi, realizzare una grande festa per i primi 40 anni della nostra amicizia, ecc.

Per quanto riguarda i progetti futuri, cosa state realizzando?

G. e B. – Quando ci incontriamo si scatena sempre una tempesta di cervelli e ci lasciamo sempre con tante idee e progetti nuovi. Abbiamo in mente un nuovo libro di argomento storico come “Una giornata con Berta” (storia di una bambina longobarda a Cividale, pubblicato da SFF) ed anche un libro che parla dei sentimenti dei bambini da proporre ai nostri editori tedeschi. Sarà un libro sulle aspettative, che a volte vengono deluse, ma altre volte si rivelano diverse e più belle di tutto quello che avevamo immaginato.

Il lavoro è rivolto prettamente ai bambini e per farlo bisogna sempre essere al loro passo. È difficile accontentarli?

G. – Bisogna mantenere sempre un cuore bambino.
B. – La soluzione per entrare nel loro mondo è provare empatia, mettersi al loro posto, scrivere libri ponendosi all’altezza dei loro occhi. Ecco, Giovanna riesce sempre a scrivere ad altezza di quegli occhi.
G. – Questo vale anche per l’illustrazione. Ogni libro che noi creiamo viene realizzato per essere amato dai bambini dell’età a cui il libro è rivolto. Ogni elemento presente sulla pagina non è casuale, ma progettato per conferire a quella pagina un preciso contenuto.

Le donne di oggi sono forti ed indipendenti. Cosa consigliereste loro per essere sempre serene e realizzate?

G. – È difficile dare consigli. Credo sia importante non basare la propria vita sugli altri, genitori, mariti e mogli, compagni e compagne, amanti e figli, anche se io sono la prima a non farlo!!!
B. – È importante non farsi limitare da modelli culturali sbagliati e antiquati. Meglio affrontare la vita con quella dose di leggerezza che ci permette di non farci omologare e livellare verso il basso.

Secondo voi le donne di oggi sbagliano a volere tutto o il tutto è possibile e raggiungibile?

G. e B. – Certo che facciamo bene a volere tutto. Vero è però che per le donne è più difficile e più pesante. Essere madri, mogli, lavoratrici, artiste e ricevere anche una remunerazione inferiore… è faticosissimo!!!

Barbara Jelenkovich e Giovanna Zordan

Noi di Blog-donna.com ringraziamo Barbara Jelenkovich e Giovanna Zordan, che ci hanno permesso di uscire dalla quotidianità e realtà, ritornando per qualche minuto a quando eravamo piccole. Le ringraziamo per averci ispirato e reso più consapevoli della nostra forza interiore.
Ma siamo sicure che i loro libri siano solo per bambini?

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