Acqua di cottura: come riutilizzarla?

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L’acqua di cottura è un elemento molto importante per la nostra cucina ed è ottima da riutilizzare, senza alcuna controindicazione. Seguendo alcuni piccoli passi, sarai in grado di non sprecarla ma utilizzarla nuovamente, soprattutto a seguito della cottura di alcuni cibi, che – di norma –  vengono preparati frequentemente.

Buttare l‘acqua di cottura dopo che il nostro alimento è stato cucinato è un gesto estremamente naturale: non sempre si è a conoscenza di come sia invece possibile utilizzarla nuovamente.

In questo articolo, vogliamo farti conoscere tutti i modi per riutilizzare l’acqua di cottura di alcuni alimenti di uso giornaliero.

Acqua di cottura: va buttata?

L‘acqua di cottura è uno degli elementi che, a seconda del cibo utilizzato, assume delle differenti proprietà e metodi di utilizzo, che possono essere per noi stesse, per la casa e per gli elementi che sono intorno a noi.

Vediamo insieme, in base ai diversi ingredienti, come potrai riutilizzarla al meglio.

Acqua di cottura del riso

Forse non sai che potresti riutilizzare l’acqua di cottura del riso per la bellezza del tuo corpo, come metodo fai da te. Fin dall’antichità, infatti, l’acqua di cottura del riso è considerata un rimedio di bellezza molto prezioso, soprattutto in Cina dove tutt’oggi è continuamente impiegata dalle donne, nei diversi utilizzi legati a cosmesi e rimedi naturali.

Come riutilizzare l’acqua di cottura del riso? Sono tantissimi i metodi di impiego per riutilizzarla al meglio:

  • per la pelle grassa: un ottimo rimedio per combattere la pelle impura, con punti neri ed acne. Grazie alla sua azione, purifica e restringe i pori. Per il suo utilizzo, basta conservare l’acqua di cottura del riso all’interno di un contenitore in vetro ermetico e conservarla in frigo sino al suo raffreddamento. Successivamente, con l’ausilio di un batuffolo di cotone imbevuto, puoi procedere con la rimozione del make up oppure tamponando acqua di cottura del riso capellila pelle, nelle zone di interesse. Dovresti ripetere quest’azione almeno due volte al giorno;
  • per i capelli: per ottenere capelli lucenti e sani, basta applicare l’acqua di cottura del riso due volte alla settimana, lasciandola agire per almeno quindici minuti. Successivamente risciacqua abbondantemente, con acqua tiepida.

L’acqua di cottura del riso fa male? Non ci sono controindicazioni, in merito al suo utilizzo. L’importante è utilizzarla entro due giorni al massimo.

Acqua di cottura della pasta

Esattamente come per il riso, anche l’acqua di cottura della pasta presenta numerosi benefici e metodi di riutilizzo alternativi. 

Come riutilizzare l’acqua di cottura della pasta? Non solo nella cosmesi, ma anche nelle classiche pratiche giornaliere. Azioni sane ed ecologiche, come:

  • lasciandola raffreddare è ottima per bagnare le piante di casa o direttamente l’orto;
  • per lavare i piatti, versandola all’interno di un catino. Noterai la differenza di pulizia e brillantezza;
  • per un pediluvio serale, dopo una giornata stressate. Basterà solamente aggiungere due gocce di olio essenziale alla lavanda o all’eucalipto per goderti il trattamento di relax e dire addio alle gambe indolenzite;
  • come detergente mattutino o serale, per il tuo viso, grazie alla sua azione purificante, antinfiammatoria ed idratante.

L’acqua di cottura della pasta fa male? Non fa assolutamente male, anzi al contrario ha ottime proprietà, come sopra elencato. Unica raccomandazione, utilizzarla solamente se non è stata salata.

Acqua di cottura degli asparagi

L’asparago è una verdura, che possiede numerosi benefici per l’organismo.

acqua di cottura asparagi fa bene

Come riutilizzare l’acqua di cottura degli asparagi? In questo caso specifico, l’acqua di cottura può essere riutilizzata, sempre in campo culinario:

  • al posto del brodo vegetale, per zuppe e minestre;
  • come acqua di cottura di pasta e riso, dona agli alimenti un sapore ottimo e trasferisce i suoi benefici e proprietà;
  • come preparazione di base di alimenti, che necessitano di essere bolliti in acqua.

L’acqua di cottura degli asparagi fa male? Come accennato, è bene utilizzarla solamente per scopo culinario, entro e non oltre un giorno dalla sua realizzazione.

Acqua di cottura dei carciofi

Il carciofo è considerato lo spazzino, in quanto ottimo toccasana per l’organismo. La sua acqua di cottura non va assolutamente eliminata.

Come riutilizzare l’acqua di cottura dei carciofi? È un liquido pieno di sali minerali e fibre. Il suo utilizzo è molteplice:

  • Tisana purificante, che elimina le tossine, aiuta a combattere la pancia gonfia e dura e riattiva la circolazione del sangue. Basta prendere l’acqua di cottura dei carciofi e, per rendere il gusto più gradevole, aggiungere mezzo cucchiaino di miele oppure radice di menta o melissa;
  • Come per l’asparago, puoi riutilizzarla nella cottura di minestre e zuppe, insaporendo i piatti e regalando loro tutti i benefici dell’ortaggio.

L’acqua di cottura dei carciofi fa male? Non ci sono controindicazioni, l’importante è utilizzarla entro un giorno dalla sua preparazione e non superare 3 tisane alla settimana.

Acqua di cottura degli spinaci

Gli spinaci possiedono numerose proprietà benefiche, grazie all’alto contenuto di ferro.

acqua di cottura spianci cosa fareCome riutilizzare l’acqua di cottura degli spinaci? In questo caso specifico, il suo riutilizzo è consigliato per l’innaffiatura delle piante e dell’orto, in quando dona tutto ciò di cui ogni pianta ha bisogno. Ottima, inoltre, per pulire l’argenteria, data la sua acidità di base.

L’acqua di cottura degli spinaci fa male? Ha un grado di acidità molto elevato, per questo non deve essere utilizzata per cosmesi o tisane.

Acqua di cottura del polpo

Il polpo è molto utilizzato in cucina e la sua acqua non dovrebbe essere buttata via. Come riutilizzare l’acqua di cottura del polpo? Anche in questo caso, il suo impiego è nuovamente culinario, per dare sapore ad alcuni piatti in preparazione (come riso alla pescatora o spaghetti al profumo di pesce).

L’acqua di cottura del polpo fa male? Non deve essere bevuta come tisana e non deve essere impiegata come impacco o maschera per viso e capelli. Da utilizzare entro e non oltre un giorno.

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