Un’italiana a New York (puntata 1)

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Sofia è una giovane donna di 37 anni, sposata, con una vita tranquilla.

Dopo aver scoperto il tradimento del marito, con una ragazza di vent’anni, decide di contattare l’amico di sempre, Stefano, che vive e lavora a New York. Quest’ultimo le trova un posto come cameriera nello stesso ristorante dove lavora anche lui come manager; le propone di partire subitoSofia non si lascia sfuggire l’occasione e, dopo aver contattato l’avvocato per il divorzio, lascia tutto e parte per la Grande Mela.

Non sarà sempre facile come nei pensieri della protagonista: un nuovo amore romantico inaspettato e diverse difficoltà saranno presenti sin dai primi giorni della sua nuova ed avvincente vita newyorkese.

1° giorno

Sono appena stata svegliata dalla hostess che chiede di mettere la cintura di sicurezza; mi sono addormentata e stiamo atterrando a New York, al mitico JFK. Adesso comincio ad avere paura e qualche dubbio. Lasciare l’Italia solo perché mio marito si è innamorato di un’altra forse forse non è stata la strada vincente.

Dopo due vuoti d’aria, saluti e sorrisi con i vicini di sedile, ho passato due ore della mia vita in coda per l’ingresso ufficiale negli Stati Uniti ed un’altra mezz’ora ad aspettare i miei bagagli pieni di sogni ed un beauty case pieno di buoni propositi.

Una volta uscita dall’aeroporto, mi comporto da Italiana DOC e mi fiondo (letteralmente) dentro il primo taxi che vedo. Nello stesso momento, si siede accanto a me un uomo affascinante che comincia a dare indicazioni stradali all’Indiano alla guida. Un indiano perplesso che non sa se ascoltare me o l’affascinante uomo in cravatta.

Io: “Chiedo scusa, ho preso il Taxi in maniera sbagliata. Scendo subito.”

Uomo in Cravatta: “Italiana appena sbarcata nella Grande Mela, vero? Mi chiamo Marco e sono italiano anche io, tranquilla. Solo che al contrario di te, abito qui da 10 anni e conosco le regole!

Io: “Io mi chiamo Sofia e non conosco ancora le regole. Magari rivediamoci fra dieci anni, quando avrò sicuramente imparato qualcosa”.

Senza nemmeno voltarmi, scendo da quel taxi arrabbiata e stanca, optando per l’economico bus.

Una volta arrivata a destinazione, suono il campanello della casa che condividerò con il mio amico Stefano.

Stefano: “Principessa Sofia! Fai schifo! Il viaggio ti ha reso proprio una piccola cessa.

Io: “Mi sei mancato anche tu sorellina. Sei solo o, come al solito, hai compagnia?

Stefano: “Sofia, sono solo, tranquilla. Oggi mi dedico solo a te. Domani mattina vieni con me al ristorante. Mi raccomando…ho dovuto fare cose che gli umani non dovrebbero nemmeno pensare per farti avere quel lavoro da cameriera.

Io: “Tranquillo sorellina. Sarai fiero di me.

E mentre la città di New York non dorme mai, io devo recuperare le mie ore di sonno… Almeno per essere presentabile domani a lavoro.

un'italiana a New York2° giorno

Mi sveglio di soprassalto verso le sette del mattino, senza sapere dove – come – quando (dove sono, come ci sono arrivata, quando mi hanno portata qui??).

Stefano: “Principessa Sofia: lavati, vestiti, truccati e andiamo a fare colazione.

Io: “Che sia chiaro: niente uova o salse o qualsiasi cosa sia un’anti-colazione.

Ci fermiamo vicino a casa, dove posso prendere un semplice muffin ai mirtilli ed un caffè con tanto latte; Stefano, al contrario, decide di rimanere leggero prendendo solamente il numero di telefono del cameriere.

Stefano: “Tuo marito? Lo sa che sei qui?

Io: “Lo verrà a sapere da qualcuno o direttamente dal mio avvocato quando gli recapiterà le carte per il divorzio.

Stefano: “Non mi è mai piaciuto, lo sai. Ora meno che mai. Scappare con una di vent’anni poi…dai Sofia non ci voglio credere.

Io: “Andiamo al ristorante e pensiamo ad altro per favore.

Una volta arrivati a Little Italy, Stefano mi fa visitare il ristorante e mi presenta a tutto lo staff. Per conoscere il titolare, nonché Chef, dobbiamo però andare direttamente in cucina, dove il mio sorriso diventa improvvisamente rigido:

Marco: “E così l’italiana sfacciata e senza regole è la nuova cameriera. Il destino alle volte è bizzarro.

Stefano: “Vi conoscete?

Io: “È la persona che ho incontrato in taxi…te l’ho raccontato.

Marco: “Sia chiaro cara Sofia: dal mio ristorante non si esce sbattendo le porte con battute acide ed ironiche. Qui si lavora sodo e basta.

Io: “Sì Chef. Non potevo sapere fosse lei sul taxi.

Sono imbarazzata. Arrabbiata. Confusa. E lui? È così antipatico e così affascinante nello stesso tempo. Continuo a ripetermi che forse lasciare l’Italia mi porterà solo guai.

Alle 11 comincio il servizio: la frenesia di New York è presente ad ogni ora del giorno e della notte. Non riesco a star dietro a tutte le comande e Chef Marco sembra divertirsi nel mettermi in difficoltà.

Una volta finito il mio orario, torno con Stefano a casa per una doccia.

Stefano: “Principessa, Marco è un tipo molto severo. Purtroppo sei partita con il piede sbagliato e spero non ti mandi via.

Io: “È un borioso, antipatico, saccente...”

Stefano: “Ti piace.”

Io: “Ma non dire scemenze. Certo che no. Mi da solo sui nervi.

Stefano: “Ti piace. Punto e basta.

Alle 17 in punto cominciamo il servizio serale: Chef Marco mi chiede di non seguire i tavoli, ma di stare con lui in cucina a “chiamare” i piatti e consegnarli ai camerieri di sala. Un modo per prendere confidenza con il menù e lo staff. Ma prendere confidenza con lui mi mette in agitazione; talmente tanto che la sera si trasforma in un disastro completo.

Marco: “Sofia, non ti licenzio solo perché è il primo giorno e posso capire le difficoltà.

Io: “Grazie Chef. Sono solo un po’ agitata e confusa. È un mondo nuovo.

Marco: “Non mi interessa questo. Hai lasciato tu l’Italia per un mondo nuovo, nessuno ti ha cercata o chiamata direttamente. Datti una svegliata per favore.

Io: “Metti sempre le persone a proprio agio così tu? Sai cosa ti dico caro Marco? Tieniti il tuo lavoro, la tua antipatia e la tua saccenza. Mi licenzio io.

E come un’italiana DOC, sbatto la porta del ristorante (un po’ più forte di quella del taxi).

un'italiana a New York

Continua… Scopri subito la seconda puntata!

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