Come affrontare i disturbi del sonno

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I disturbi del sonno possono colpire chiunque, a qualsiasi età, più comunemente si riscontra difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno per una quantità sufficiente di tempo, atta a garantire il riposo. L’incapacità a riposare bene e in modo sufficiente colpisce la gran parte della popolazione ed è un disturbo visibile, sia a livello fisico che comportamentale e mentale.

sonnoLe persone colpite dai disturbi del sonno, come l’insonnia cronica, oppure a breve termine o l’ipersonnia, mostrano spesso occhiaie evidenti, borse, palpebre pesanti, una maggiore irritabilità, stanchezza cronica e livelli eccessivi di ansia.

Spesso l’aspetto psicologico può giocare un ruolo fondamentale nelle difficoltà legate al sonno, si possono infatti evidenziare alcuni specifici atteggiamenti in grado di ostacolare un corretto riposo.

  • Drammatizzare il problema in modo eccessivo.
  • Viversi il problema con ansia e sentirsi impotenti di fronte ad esso.
  • Fare errori di valutazione sulla natura del problema. Ad esempio immaginarsi cause legate a malattie.
  • Tentare di forzare o controllare il sonno.
  • Pensare prima di addormentarsi a ricordi spiacevoli o preoccupazioni di varia natura.

Se si sono verificate circostanze dolorose, sarà molto probabile o addirittura naturale andare incontro a una reale difficoltà ad addormentarsi, ma il problema, se affrontato nella giusta maniera, con la corretta predisposizione mentale, potrà essere affrontato e molto probabilmente risolto. Talvolta la difficoltà a dormire dipende da cattive abitudini che si sono consolidate nel tempo. Fondamentale è imparare ad analizzarsi e ad assecondare il sonno. E’ inoltre importante tenere a mente che la qualità del sonno non dipende dalla quantità di ore dormite ma dall’architettura del sonno stesso.

talk therapyAlcuni utili comportamenti possono aiutarci per favorire il sonno, come ad esempio, avere orari regolari, fare costante esercizio fisico, ma mai prima di coricarsi, limitare l’uso di tabacco, dormire in una camera confortevole ed evitare a cena cibi troppo pesanti. Cercare di pensare a qualcosa di positivo prima di addormentarsi facilita il rilassamento quindi il prendere sonno.

L’intervento in caso di disturbi del sonno mira alla creazione di strategie atte a migliorare la qualità del riposo. Sia la terapia cognitiva, che interviene sul pensiero, sia quella comportamentale, che ha per oggetto un cambiamento nello stile di vita, si sono rivelate utili ed efficaci in molti casi.

Esistono inoltre rimedi omeopatici ed erboristici, in grado di favorire il sonno, così come l’uso di farmaci specifici, ma la cosa importante è assumerli sempre dopo aver consultato uno specialista; le auto-prescrizioni, infatti, possono complicare il problema, qualora siano sbagliate.

Ci tengo inoltre a sottolineare che l’uso di medicinali “ipnoinducenti”, cioè psicofarmaci e sonniferi, può portare a effetti collaterali importanti e sicuramente a una dipendenza, difficile da controllare. Quindi se avete disturbi del sonno, state molto attenti a quale strada intraprendete per risolverli, sicuramente i rimedi naturali, insieme alle terapie di cui sopra, sono i più indicati. La terapia cognitivo – comportamentale è un’ottima alternativa al farmaco, giacché insegna il giusto modo di porsi di fronte al problema, nonché i comportamenti giusti per tentare di risolverlo.

Tralasciare il problema, trascuralo o far finta che non esista è sicuramente nocivo, poiché l’alterazione o l’assenza di sonno produce effetti negativi sulla salute. Un trattamento che viene consigliato, negli ultimi anni, da diversi specialisti, è l’ipnosi, uno stato di coscienza alterata, che facilita la calma e la lucidità mentale, un momento di trance nel quale la disponibilità all’apprendimento e al cambiamento successivo, sembrano facilitati.

Ricapitolando possiamo elencare e focalizzare alcuni punti in grado di fornire un effettivo aiuto a chi soffre di disturbi del sonno.

Qualche rimedio per i disturbi legati al sonno

  • Non sottovalutare il problema e parlarne con il medico. Il fatto di aprirsi e confrontarsi è già un buon inizio.
  • Ricorrere alla terapia cognitivo – comportamentale.
  • Assumere erbe rilassanti, come tiglio, camomilla, valeriana, melissa, passiflora e biancospino, che distendono la muscolatura liscia e aiutano a prendere sonno fisiologicamente.
  • Tenere comportamenti adeguati. (regolarità dei ritmi, confort della camera, massaggi, lettura, bagno rilassante ecc.)
  • Evitare caffeina e alcol, che stimolano eccessivamente il sistema nervoso.
  • Talvolta può essere utile tenere un “diario del sonno” nel quale appuntare e registrare l’andamento delle vostre notti.
  • Ricorrere all’ipnosi.
  • Affidarsi alla medicina dolce, cioè all’omeopatia.
  • Praticare l’arte della meditazione o lo yoga, aiuta a rilassarsi e facilita il sonno. Entrambe queste attività ci permettono di abbassare i livelli di stress e ansia.
  • La melatonina è un ormone importante per il sonno, se ne siamo carenti, potrebbe essere ottimo assumerlo sotto forma d’integratore.
  • Persino l’alimentazione può correre in aiuto di coloro che hanno problemi d’insonnia, ad esempio alimenti come le mandorle, il latte, il miele, il tacchino, l’avena, il riso e le banane contengono principi attivi in grado di aiutare il sonno.

Thomas Dekker, drammaturgo inglese del 18° secolo, affermò che

Il sonno è il filo dorato che tiene insieme la nostra salute e il nostro corpo”.

Questa citazione dovrebbe ricordarci l’importanza di curare quest’aspetto della nostra vita, per un’esistenza migliore nella sua globalità.

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