Il cancro alle ovaie è un tumore femminile che a volte può essere grave, altre volte no. E questo perché, spesso, è diagnosticato quando la malattia ha raggiunto uno stadio avanzato ed è, quindi, ormai difficile da curare.
Esistono vari tipi di cancro alle ovaie:
- Il cancro di tipo epiteliale: il tumore alle ovaie più frequente.
- I tumori germinali maligni.
Naturalmente non bisogna confondere le cisti alle ovaie benigne, con i tumori maligni, anche perchè, dopo una visita ginecologica e l’appropriata biopsia della ciste, quelle benigne sono operabili e quindi possono essere rimosse.
Possono esserci dei fattori che possono esporre la donna a questi tipi di cancro, come:
- L’ereditarietà, un caso di cancro alle ovaie in famiglia, o un’anomalia genetica.
- Un precedente cancro.
- Nessuna gravidanza, aborti o gravidanze tardive.
- Lo sviluppo precoce del ciclo o l’età tardiva della menopausa.
Il cancro alle ovaie, purtroppo, spesso non ci “avvisa della sua presenza”, ha la quasi totale assenza di sintomi, ciò spiega la tardiva diagnosi. A volte, però, alcuni segni clinici possono comparire, come:
- disturbi nel transito intestinale.
- dolori addominali.
- sensazione di pesantezza al bacino.
- perdite tra un ciclo e l’altro.
- stimolo frequente di urinare.
Ma il modo più sicuro, di certo, è una visita ginecologica. La visita, gran parte delle volte, si svolge in due step, la visita manuale del ginecologo, dove si accerta se c’è qualche massa sospetta all’interno dell’utero, e per maggiore sicurezza, c’è l’ecografia, o la risonanza.
In base all’estensione del cancro, è possibile capirne lo stadio in cui si trova:
Stadio I: solo una delle due ovaie è stata toccata dal cancro.
Stadio II: il tumore canceroso tocca l’ovaia e altri organi presenti nel bacino.
Stadio III: il tumore ovarico si è esteso nella regione addominale e alle ghiandole.
Stadio IV: delle metastasi sono presenti in altre regioni dell’organismo.
Ovviamente, prima viene diagnosticato, più facile sarà curarlo. In quasi tutte le circostanze, sia la chirurgia che la chemioterapia, sono fondamentali.
La chirurgia:
Permette di asportare il tumore e anche le parti degli organi toccati dalle metastasi. Se il tumore è troppo sviluppato, sia le ovaie che l’utero verranno rimossi.
La chemioterapia:
In alcuni casi, dopo, o prima dell’intervento, la paziente dovrà essere sottoposta ad uno o più cicli di chemioterapia, o per cercare di eliminare la parte tumorale che non sono riusciti ad esportare, o per vedere se senza un intervento la massa possa diminuire o bloccarsi.
Dopo ogni tipo di cura, è necessario sottoporsi a visite regolari, in modo da tenere sotto controllo eventuali nuove comparse, ma sarebbe ancor più giusto, a prescindere dal cancro, sottoporsi a regolari visite mediche almeno ogni anno per poter prevenire qualsiasi cosa.