Conoscere le fibre tessili

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Quanti possono dire di conoscere le fibre di cui sono composti i tessuti e come gli stessi debbano essere trattati per poterli al meglio conservare? La risposta è ovvia, pochissime persone possono dire di conoscere i segreti dei propri indumenti. Senza voler tenere noiose lezioni di economia domestica, è possibile dare qualche consiglio per sapere, almeno superficialmente, come sono e in che maniera si possono pulire determinati tessuti.

Le fibre di cui sono composti i nostri indumenti si possono suddividere in cinque diverse categorie:

  • fibre naturali: lana, cotone, lino, seta
  • fibre sintetiche; goretex, rayon, pile, viscosa, nylon
  • fibre animali: lana, seta, cammello, cachemire, angora
  • fibre vegetali: lino, cotone, canapa
  • fibre artificiali

FIBRE NATURALI

– Lana

E’ un materiale caldo, che da sempre ci protegge dal freddo. È capace di assumere molteplici forme poiché viene lavorata all’uncinetto, a maglia, e in più può essere ricamata sia come indumento o come coperta.
Da fare: la lana si deve lavare sempre a bassa temperatura (per bassa temperatura si intende 30° al massimo). Può essere lavata anche in lavatrice ma con un apposito programma per la lana vergine. Il risciacquo deve avvenire sempre con estrema cura e con acqua fredda in quanto i residui di sapone potrebbero danneggiarne le fibre. Non deve essere caldeggiata a rischio di rovinarla. In casi di assoluta emergenza si può utilizzare del perborato. Una volta lavati, maglioni e golfini devono essere arrotolati in asciugamani per togliere tutta l’acqua che le impregna e devono essere stesi in orizzontale affinché non si deformino. Per quanto riguarda l’asciugatura, sarebbe più conveniente farli asciugare all’ombra onde evitare che si scoloriscano.
Da non fare: i capi in lana, essendo estremamente delicati, non devono essere tenuti in ammollo per un tempo superiore a un’ora. Assolutamente vietato usare acqua calda, in quanto potrebbe infeltrire e così restringere gli indumenti. Non devono essere strizzati per non rovinarli e non dovrebbero neanche essere appesi con le mollette (il peso stesso dell’acqua potrebbe allungarli e deformarli).

– Seta

La seta, ricavata dai bozzoli dei bachi da seta, è un materiale estremamente delicato con cui vengono confezionati importanti capi da giorno e da sera; essa, inoltre, rappresenta la più preziosa e raffinata fibra con cui vengono realizzati gli indumenti per la notte.
Da fare: è meglio lavare la seta “a secco” e ricorrere all’acqua solo previo controllo dell’etichetta presente sull’indumento. In casa andrebbe lavata con acqua sempre tiepida (40° al massimo) unita a del sapone neutro, poi andrebbe sciacquata con cura e strizzata delicatamente. Essendo una fibra naturale può essere attaccata dalle tarme, per cui è bene adoperare le bustine antitarme per gli armadi o i cassetti in cui riponete i vostri indumenti in seta.
Da non fare: la seta non deve essere strizzata mentre si lava, non deve essere candeggiata, non deve essere stesa al sole, in quanto, se bianca, potrebbe ingiallire e scolorire nel caso fosse colorata.

– Cotone

Il cotone è un’altra fibra naturale ma di origine vegetale. Risulta essere molto resistente e, generalmente, viene usata per confezionare biancheria per la casa, indumenti intimi, capi di vestiario. Può avere un aspetto forte e robusto, così come delicato e sottile, come la garza indiana.
Da fare: il cotone bianco o chiaro si può mettere in ammollo o trattare con un prelavaggio in lavatrice, mentre i capi in cotone colorati (in tinta unita o fantasia) possono sopportare al massimo una temperatura di 60°. Utilizzando un calore più elevato, infatti, si corre il rischio di restringere il capo. Possono essere candeggiati unicamente i tessuti bianchi, mentre quelli colorati è meglio trattarli con il perborato.
Da non fare: non vanno candeggiati i colori forti perché sbiadiscono in maniera irreversibile. Non strofinare i capi colorati perché possono scolorirsi, in caso di sporco allo strofinio è preferibile un lavaggio delicato in lavatrice.

– Lino
E’ una fibra vegetale molto raffinata e costosa, dall’aspetto solido e lucente, rigido ma facilmente stropicciabile. Ideale è il suo utilizzo nella stagione estiva, per la sensazione di freschezza che garantisce.
Da fare: sopporta bene l’ammollo. Le eventuali macchie di grasso devono essere tolte prima del lavaggio. È un tessuto che può essere tranquillamente lavato in lavatrice, a patto di utilizzare un ciclo per capi delicati.
Da non fare: non deve essere candeggiato.

FIBRE SINTETICHE

– Gore-Tex

Si tratta di un tessuto impermeabile traspirante che si usa per confezionare capi sportivi. Va lavato utilizzando prodotti adatti e seguendo le indicazioni dell’etichetta. È necessario piegarlo affinché non perda la propria impermeabilizzazione.

Nylon

Tessuto che non fa grinze, robusto, non si restringe e può essere smacchiato. Deve essere lavato con acqua tiepida, si asciuga all’ombra e non si strizza. Può essere lavato anche in lavatrice ma solo con un ciclo delicato.

Pile

Tessuto molto particolare che si ottiene tritando e filando bottiglie di plastica (PET). Soffice, morbido e caldo, può essere molto pesante come leggerissimo. Può essere lavato in lavatrice ma non deve essere candeggiato né strapazzato.

Rayon

Tessuto che possiamo lavare in acqua tiepida a patto che venga consentito dall’etichetta. Non deve essere strizzato né candeggiato. Per andare sul sicuro portarlo in tintoria.

Viscosa

Fibra semi-sintetica derivante dal rayon, lavabile a mano o in lavatrice, ma solo a basse temperature e senza candeggio. Le macchie grosse vanno rimosse prima del lavaggio.

FIBRE ANIMALI

Sono costituite dal pelo di alcuni animali. Calde, robuste ma molto delicate. Devono sempre essere lavate e stirate a temperature molto basse.

FIBRE VEGETALI

Sono tutte quelle fibre che vengono ricavate dai semi o dai fusti di piante verdi. Sono molto durevoli, multiformi e robuste, in quanto formate essenzialmente da cellulosa che le rende anche traspiranti e imbevibili d’acqua.

FIBRE ARTIFICIALI

Vengono ottenute prevalentemente dalla lavorazione della cellulosa del legno, fanno abbastanza fatica ad asciugarsi e devono essere trattate con molta delicatezza. Soffrono le alte temperature.

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